MISURE DECRETO NATALE

Lockdown nazionale nei festivi e prefestivi fino al 6 gennaio: chiusi bar, ristoranti e negozi. Nei quattro giorni lavorativi (28, 29, 30 dicembre e 4 gennaio) consentiti gli spostamenti tra piccoli Comuni per una distanza di massimo 30 chilometri.

Via libera del governo al decreto sulla nuova stretta per le festività natalizie. Dal 24 dicembre al 6 gennaio l’Italia sarà zona rossa nei giorni festivi e prefestivi e zona arancione nei giorni lavorativi. Il decreto è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Il provvedimento è in vigore da oggi, 19 dicembre. Confermate in linea di massima le indicazioni emerse nei giorni scorsi.

Zona Rossa

È vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dai territori di cui al comma 1, nonché all’interno dei medesimi territori, salvo che per comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute.

  • Tutte le attività del commercio al dettaglio sono sospese fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità individuate nell’Allegato 23, fino alle ore 21.00, e dei servizi alla persona individuati nell’Allegato 24;
  • Nei centri commerciali, nei giorni festivi e prefestivi, es. sabato e domenica, restano aperti negozi alimentari, farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, edicole e tabaccai collocati al loro interno;
  • mercati all’aperto per le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari, ad eccezione dei giorni festivi e prefestivi.
  • Le attività dei servizi di ristorazione (bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) possono continuare la propria attività con le seguenti modalità:
  • Consegna a domicilio consentita sempre, nel rispetto delle norme igienico sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto
  • Asporto consentito fino alle 22.00 con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze
  • Esercizi di somministrazione degli alimenti e bevande nelle aree di servizio e di rifornimento carburante situate lungo le autostrade, negli ospedali e negli aereoporti
  • È esteso a tutti i locali pubblici e aperti al pubblico, nonché a tutti gli esercizi commerciali l’obbligo di esporre, all’ingresso del locale, un cartello che riporti il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente nel locale medesimo, sulla base dei protocolli e delle linee guida vigenti (comma 5).

 

L’intero territorio nazionale sarà zona arancione il 28, 29, 30 dicembre e 4 gennaio. In questi giorni ci si potrà spostare esclusivamente all’interno del proprio comune senza giustificarne il motivo. Per venire incontro a comuni fino a 5000 abitanti fino a 30 km ma non nei capoluoghi di provincia. Rimangono chiusi bar e ristoranti tranne che per asporto e consegne a domicilio. I negozi saranno aperti fino alle 21. Nei giorni da zona rossa saranno chiusi i centri estetici, bar e ristoranti. Saranno invece aperti supermercati, negozi di alimentari, di prima necessità, farmacie e parafarmacie, parrucchieri e barbieri.

Zona Arancione

Le Attività che restano aperte

  • Tutte le attività del commercio al dettaglio possono aprire fino alle ore 21.00;
  • Nei centri commerciali, nei giorni festivi e prefestivi, es. sabato e domenica, restano aperti negozi alimentari, farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, edicole e tabaccai collocati al loro interno;
  • mercati all’aperto, ad eccezione dei giorni festivi e prefestivi.
  • Le attività dei servizi di ristorazione (es. bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) possono continuare la propria attività con le seguenti modalità:
  • Consegna a domicilio consentita sempre, nel rispetto delle norme igienico sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto
  • Asporto consentito fino alle 22.00 con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze
  • Esercizi di somministrazione degli alimenti e bevande nelle aree di servizio e di rifornimento carburante situate lungo le autostrade, negli ospedali e negli aereoporti
  • È esteso a tutti i locali pubblici e aperti al pubblico, nonché a tutti gli esercizi commercialil’obbligo di esporre, all’ingresso del locale, un cartello che riporti il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente nel locale medesimo, sulla base dei protocolli e delle linee guida vigenti (comma 5).